Abruzzese. Nato a Celano nel 1968 e vincitore del concorso nazionale a cattedre del 1990, è professore ordinario di “Musica da camera” al Conservatorio “Buzzolla” di Adria dopo esserlo stato a Bari, Trieste e Udine. Della stessa materia è titolare “per chiara fama” anche presso la Fondazione Accademia Internazionale di Musica “Incontri col Maestro” di Imola.
Dopo la Maturità Classica col massimo dei voti al Liceo “Torlonia” di Avezzano e il Diploma di Pianoforte con lode e menzione d’onore nella classe di Lucia Passaglia al Conservatorio “Cherubini” di Firenze, è stato allievo di Viktor Merzhanov al Conservatorio “Ciajkovskij” di Mosca e alla Staatliche Hochschule für Musik di Trossingen dove ha conseguito, sempre col massimo dei voti, i successivi titoli di Künstlerisches Ausbildung e Konzertreife.
Suo mentore è stato Alexis Weissenberg, uno dei più grandi pianisti del Novecento, e fu grazie a una sua lettera di presentazione che cominciò ad essere invitato a suonare per istituzioni e con artisti sempre più importanti. Molti anni dopo, Weissenberg parlò della sua esecuzione dei quattro Improvvisi op. 90 di Schubert come della «più bella e col più bel suono che abbia mai sentito».
Gli sono stati attribuiti premî nazionali e internazionali. La sua discografia conta dieci pubblicazioni, le maggiori delle quali edite in Italia dalla EMI, e sono molti i riconoscimenti di insigni musicisti nei suoi confronti, primo fra tutti quello di Riccardo Muti, che ebbe a definirlo «un pianista eccellente e un musicista di altissimo valore».
Nel 2018, però, le conseguenze di una frattura vertebrale hanno interrotto la sua carriera concertistica.
Da allora, insieme all’insegnamento, ha dedicato il suo impegno alle istituzioni culturali, di alcune delle quali ricopriva responsabilità già da qualche anno. E Gianni Letta, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e presidente della Associazione Civita di Roma e della Fondazione Rossini di Pesaro, ne ha sottolineato «l’autorevolezza acquisita, la passione che dimostra e l’equilibrio di visione e mediazione che gli viene da tutti riconosciuto».
Oggi, è consigliere di amministrazione della Fondazione Teatro alla Scala di Milano e della Fondazione Orchestra Regionale Toscana di Firenze, della quale, durante i mesi della prima chiusura per CoViD-19, è stato chiamato a ricoprire anche l’incarico di consigliere delegato alla direzione artistica; è direttore artistico della Società della Musica “Primo Riccitelli” di Teramo; ed è stato, fino al 2019, consigliere artistico della Fondazione Concorso Pianistico Internazionale “Ferruccio Busoni” di Bolzano. È, inoltre, vicepresidente della Fondazione di Andrologia Pediatrica e dell’Adolescenza di Milano, che sostiene la ricerca e la prevenzione dei disturbi psicofisici nel maschio adulto.
Il presidente della S.I.A.E. Giulio Rapetti Mogol ne ha parlato così: «Nazzareno Carusi non è solo un musicista di qualità eccezionali. È anche, e forse è soprattutto, un uomo rinascimentale che ha così profondamente a cuore la vita culturale del nostro Paese da dedicarle capacità ed energie altrettanto straordinarie».
Il Consiglio Regionale dell’Abruzzo lo ha nominato “Ambasciatore d’Abruzzo nel Mondo, per gli alti meriti artistici e il lustro che ha dato alla sua terra”.